La Storia

 

Nel Giugno del 2012 si costituiva il Comitato Campagnoli, comitato spontaneo, apartitico, per la tutela del territorio di Castel Venzago di Lonato del Garda. Il Comitato nasceva con l’obiettivo primario di contrastare il fenomeno delle molestie olfattive provenienti dall’impianto di trattamento rifiuti (fanghi da depurazione civile e industriale) di proprietà dalla società Valli Spa.

Nell’Aprile 2013, con autorizzazione n. 1335 del 15.04.2013 della Provincia di Brescia, la società Valli Spa veniva autorizzata all’ampliamento dell’impianto. L’ampliamento consisteva nella quadruplicazione della quantità potenziale di fanghi lavorabile (210.000 ton/anno) con modifiche strutturali che porteranno tutte le lavorazioni al chiuso. Attualmente la Valli si occupa di recuperare i fanghi dei depuratori, compostandoli (digestione aerobica) e utilizzandoli come ammendante in agricoltura come previsto dalla normativa regionale.

In data 26.06.2013, la società Valli Spa presenta istanza alla Provincia di Brescia avente ad oggetto “Varianti sostanziali all’impianto di recupero rifiuti speciali non pericolosi provenienti da impianti di depurazione civili e industriali sito a Lonato del Garda (BS), Loc. Campagnoli, autorizzato con Determinazione della Provincia di Brescia n. 1335 del 15/04/2013 da realizzarsi in Comune di Lonato del Garda (BS)“, che prevede l’installazione di un impianto di biogas nell’attuale impianto. La Variante prevede che l’impianto venga alimentato annualmente con 210.000 tonnellate di rifiuti, ciò lo farebbe rientrare tra i primi impianti per dimensioni del Nord Italia. L’impianto ha una potenza nominale di 3 MegaWatt. La tipologia di impianto richiede di essere costantemente alimentato, di conseguenza la quantità di 210.000 ton/anno non più potenziale ma indispensabile.

Le motivazioni per cui ci siamo opposti all’impianto sono riassumibili in questi punti:

  1. La vicinanza dell’impianto al centro abitato di Castel Venzago (distante circa 700 metri) nonché a diverse attività agricole tradizionali e biologiche. Nel seguito riportiamo la mappa della zona dove sarà ubicato l’impianto.
  2. La zona sui cui insiste l’impianto appartiene alle Colline Moreniche, è vicina alla zona DOC Riviera del Garda e alla zona DOC Lugana. Nella stessa zona vi sono i pozzi irrigui gestiti dal Consorzio bonifica Chiese.
  3. La prossimità dell’impianto ad un area commerciale in fase di sviluppo, sulla quale insiste il centro Commerciale “Il Leone di Lonato”, che rappresenta una delle attività commerciali di riferimento per tutta la provincia di Brescia, nonché altre attività ricettive per l’intero basso Garda, come la multisala King, il kartodromo South Garda Karting, il tiro a volo Tap Concaverde.
  4. L’area sulla quale insiste l’impianto attuale e sulla quale dovrebbe essere realizzato l’impianto di produzione biogas è un’area geologica particolare, ricca di falde acquifere non troppo profonde. Nella mappa infatti sono evidenziati i numerosi laghetti artificiali presenti in zona.
  5. L’impianto in questione, come da descrizione presentata dall’azienda, prevede 8 silos alti 20 metri del diametro di 17 metri e un 2 gasometri. I motori che bruceranno il biogas per produrre energia elettrica produrranno 12.000 metri cubi/ora di gas di scarico, l’impianto funzionerà 24 ore per 330 gironi/anno. Non vi è recupero termico, i fumi avranno temperatura di 470°C.
  6. L’impianto risulterebbe essere uno dei più grandi del Nord Italia e sicuramente sarebbe il più grande della Provincia di Brescia.
  7. L’impianto, che non ha natura agricola bensì industriale, è capace di gestire come matrice organica qualunque scarto industriale, consentendo alla ditta di poter negli anni aggiungere nuovi codici CER.
  8. Il GSE garantisce il pagamento del energia elettrica prodotta da tale impianto per 20 anni, in virtù delle attuali norme di finanziamento sulle energie rinnovabili. Tale periodo è da considerarsi medio lungo e fortemente vincolante per ogni politica di sviluppo del territorio sul quale insisterebbe l’impianto.

Di seguito una cronistoria dell’iter:

1997 – Valli Spa inizia attività di trattamento fanghi da depurazione (compostaggio) che da sempre ha generato problemi di natura olfattiva.

22.11.2010 – Valli Spa ottiene decreto VIA R.L. n.11866, per ampliamento capacità impianto (210.000 ton/anno)

27.06.2012 – Costituzione Comitato Campagnoli

15.04.2013 – Valli Spa ottiene determina prov. di Brescia n.1335, settore ecologia, autorizzazione ampliamento. Comitato partecipa ad iter stabilire prescrizioni.

28.06.2013 – Valli Spa chiede variante alla determina n.1335 per l’inserimento di impianto produzione biogas. Istanza di VIA uff. prov. settore territorio.

19.07.2013 – Comitato viene a conoscenza dell’istanza della Valli Spa

13.08.2013 – Comitato promuove ricorso speciale al Capo dello Stato per annullamento determina prov. nr. 1335. Attualmente in attesa di udienza al TAR di Brescia.

03.09.2013 – 1° conferenza dei servizi, comitato partecipa come uditore

23.09.2013 – Provincia richiede integrazioni al progetto.

30.09.2013 – Comune di Lonato fa pervenire parere contrarietà. Anche il Comitato presente le sue osservazioni.

03.02.2014 – Consegna alla provincia petizione contrarietà impianto 9.000 firme.

06.02.2014 – 2° Conferenza dei servizi, riservata agli enti. Azienda si presenta e chiede di partecipare senza successo, pur non avendo ricevuto l’invito. Provincia esprime preavviso di rigetto come da art. 10-bis legge 241/90, per carenza documentale. Vengono chieste per la seconda volta integrazioni, oltre 100 punti.

02.2014 – I comuni di Lonato d/G, Castiglione delle Stiviere, Desenzano d/G, Bedizzole, Calcinato, Padenghe esprimono la propria contrarietà. Sirmione si è sempre interessato ma non ha mai espresso un parere.

14.02.2014 – Comitato più altri 11 soggetti residenti in zona vengono citati in giudizio dinanzi al tribunale ordinario per danni di immagine causati alla Valli Spa, danni quantificati in 15.000.000 euro.

21.02.2014 – La Valli chiedere e ottiene 6 mesi di tempo per produrre le integrazioni richieste.

26.11.2014 – 3° Conferenza dei servizi, riservata agli enti. Azienda si presenta e chiede di partecipare senza successo, pur non avendo ricevuto l’invito. Dal verbale emergono ancora incertezze circa il progetto. I comuni esprimono pareri contrari.

23.12.2014 – Parere Arpa, che evidenzia ancora lacune al progetto, problematiche di ritombamento della ex cava su cui sorge attuale impianto. Tale parere resterà sconosciuto ai comuni fini alla 4° conferenza dei servizi.

31.12.2014 – Cambio di dirigenti, dott. Davini nuovo dirigente area Territorio.

16.01.2015 – Valli Spa produce integrazioni spontanee per chiarire alcuni aspetti emersi dalla relazione di Arpa.

31.01.2015 – Manifestazioni di protesta contro il progetto a cui partecipano 700 persone.

19.02.2015 – 4° Conferenza dei servizi convocata solo 4 giorni prima. Arpa e comuni disertano la conferenza, causa carenza di tempo per potersi preparare, le amministrazioni ribadiscono contrarietà. La conferenza di concertazione era la 3°. La provincia invita l’azienda. Viene respinta la richiesta di partecipazione del comitato.

23.02.2015 – Riunione in Broletto tra sindaci e presidenza con supporto tecnico dott. Davini, presenti il delegato dott. Mattinzoli, assente per malattia dott. Mottinelli. Emerge impegno per approfondire aspetto sanitario con un’analisi di impatto sanitario per prescritto dalla normativa regionale, ed un ulteriore parere di arpa sulle integrazioni spontanee presentate.

23.02.2015 – Rilascio V.I.A. con atto dirigenziale nr.1249 del 23.02.15 Settore Territorio della Provincia di Brescia. Quindi la convocazione di sindaci è stata solo di facciata.

24.02.2015 – 1° Conferenza dei servizi per A.I.A. (autorizzazione integrata ambientale) a cui non è stato invitato il comune di Lonato che ne era all’oscuro. Il giorno dopo la provincia chiede scusa dichiarando che ci sono stati problemi con l’invio tramite PEC.

02.03.2015 – 2° Conferenza dei servizi per A.I.A., convocata per cercare di rimediare al pasticcio del mancato invito di Lonato.

27.03.2015 – Rilascio A.I.A. con atto dirigenziale nr.2252 del 27.03.2015 Settore Ambiente della Provincia di Brescia.

04.05.2015 – I Comuni di Lonato d/G, Desenzano d/G e Castiglione d/S depositano ricorso a TAR di Brescia contro le determinazioni di VIA e AIA con richiesta di sospensiva (n.1016/2015 Reg. Ric.). Il Comitato deposita atto di intervento a sostegno dei comuni.

09.06.2015 – Il TAR Brescia con ordinanza chiede alla provincia di redigere entro il 15.07.2015 relazione esplicativa sui temi: reale vincolo operativo per la quantità di biogas producibile, dispersione termica impianto, verifica del limite di ossido di azoto che è ulteriormente migliorabile, chiarire limiti importi relativamente agli altri inquinanti.

29.07.2015 – Il TAR Brescia con ordinanza N.1430/2015 REG.PROV.CAU. ordina alla provincia di rivedere i limiti di emissioni diverse dagli ossidi di azoto, concedendo 120 giorni di tempo.

25.09.2015 – I Comuni di Lonato d/G, Desenzano d/G e Castiglione d/S depositano appello cautelare al CdS. (8135/2015 REG.RIC.)

27.10.2015 – Il CdS con ordinanza N.04857/2015 REG.PROV.CAU. ordina alla provincia di riesaminare il parere emerso dalla procedura di VIA, rispondendo alle contestazioni mosse dai comuni durante il ricorso al TAR, concedendo 45 gironi di tempo per farlo.

10.11.2015 – La Provincia convoca la prima di tre conferenze dei servizi (25.11 e 04.12) per tentare di rispondere a quanto richiesto dall’ordinanza del Consiglio di Stato. Il Comitato presente come uditore. L’ente dichiara di non avere il tempo per eseguere un vero riesame della VIA, è chiara l’intenzione di non rivedere il parere positivo.

23.12.2015 – Con gli atti dirigenziali nr. 8877 e nr. 8878 la Provincia conferma il parere positivo di VIA e AIA all’impianto a biogas.

27.10.2015 –I Comuni di Lonato d/G, Desenzano d/G e Castiglione d/S depositano ricorso per motivi aggiunti al TAR di Brescia contro le determinazioni di VIA e AIA. Questo passaggio consente di procedere nel giudizio presso il tribunale amministrativo. Va ricordato che ancora si deve discutere del “merito”, ad oggi si è conlusa la fare “cautelare”. Il Comitato deposita atto di intervento a sostegno dei comuni.

Il prossimo appuntamento è per questa estate, quando si terrà l’udienza di merito al TAR di Brescia. Vi terremo come sempre aggiornati.

 

Mappa Campagnoli

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